domenica 29 aprile 2012

Immortals

La presentazione di questo film diceva che fa rivivere il mito di Teseo. Il che è indubbiamente vero, finché si intende dire che lo massacra, lo squarta, poi rimette insieme i pezzi a casaccio e li resuscita col collaudato metodo del Dr Frankenstein.
È d'altra parte vero che si tratta di un film indimenticabile: dubito che riuscirò mai a rimuovere dalla mia mente la più incredibile raccolta di costumi ridicoli ed esagerati mai vista al di fuori di un film ambientato nei locali di Las Vegas (e a ben pensarci neanche mai vista in quelli).

Il film inizia mostrandoci un cubo nel quale sono rinchiusi in file serrate dei tizi tutti uguali, con buffi elmetti rossi e corpi coperti di fango secco, che per qualche ragione mordono delle sbarre. A occhio e croce sono due dozzine di individui (ricordatevelo). Di colpo arriva un tipo armato di arco e colpisce il cubo. A questo punto una donna si sveglia e, parlando in una qualche lingua sottotitolata, dice di aver avuto una visione di Re Iperione che cerca l'arco di Epiro per liberare i Titani. Attorno a lei ci sono altre tre ragazze (una delle quali secondo me è un uomo).
Qui una voce narrante ci racconta come, prima dell'esistenza del genere umano, nei cieli ci sia stata una guerra tra immortali, durante la quale andò perduta una potentissima arma, l'arco di Epiro. I vincitori di questa guerra furono gli dei. Gli sconfitti, i titani, vennero imprigionati nelle viscere del monte Tartaro.
Neanche il tempo di assimilare la cosa, e un tipo mascherato, che sappiamo essere Iperione, fa irruzione nel tempio in cui si trovavano le quattro ragazze, che però se ne sono andate perché la prima aveva previsto il suo arrivo.
Si sono in cambio lasciate dietro un mucchio di sacerdoti usa e getta, che compaiono sempre e solo uno per volta.
Il primo che vediamo ha una discussione con Iperione sul perché voglia liberare i titani. Iperione fa la classica tirata sul fatto che gli dei non ci fossero quando aveva bisogno di loro, poi si toglie la maschera e scopriamo che in effetti è inca$$ato perché ha il volto di Mickey Rourke molto post-9 settimane e mezzo (questo perché è Mickey Rourke molto post-9 settimane e mezzo) con un vago sfregio da un lato.
Scopriamo anche che i sacerdoti di questo tempio sono infiammabili: basta un pochino di olio in testa, una torcia e ardono come falò.

Cambio di scena. Un ragazzo di nome Teseo (che con il Teseo del mito ha in comune solo il nome anche se si suppone che sia proprio quello) sta allenandosi in compagnia del suo vecchio mentore.
Questa scena ci dà anche un primo assaggio di come sarà la maggioranza dei dialoghi del film, coi due che si scambiano all'incirca queste battute:
Vecchio: "Dovresti anche trovarti una moglie"
Teseo: "Che me ne faccio?"
Vecchio: "Non basta saper combattere, bisogna anche avere una ragione per farlo"
(e notare che fin qui ha quasi senso, se hai una famiglia combatti per proteggerla, OK)
Teseo: "Combatto per quelli che amo"
(e in teoria questo è quello che il vecchio voleva, per cui, ovviamente...)
Vecchio: "E a tutti gli altri non ci pensi?"
(eh!?!)
Teseo: "Gli altri non hanno mai fatto niente per me"
Vecchio (ormai precipitato in un'altra conversazione con chissà chi e chissà dove): "E i deboli e gli innocenti chi li proteggerà?"
Questo sarà il segno distintivo di una buona metà dei restanti dialoghi, pieni di assurdi non sequitur.
Abbiamo poi modo di scoprire che Teseo ha una madre e che è l'unico uomo al mondo che di giorno va in giro con una minitunica ma di notte per dormire si mette i pantaloni.
Intanto, dopo una bella inquadratura panoramica del suo villaggio scavato nel fianco di una montagna a picco sul mare e raggiungibile solo attraverso una specie di tunnel (che dà l'idea di essere il luogo più difendibile della Terra), qualcuno suona una campana d'allarme che ha l'aspetto di un enorme buco della serratura. Arrivano dei soldati e spiegano alla popolazione che Iperione ha conquistato il tempio sibillino e che il villaggio deve essere evacuato prima che arrivi anche lì, perché è troppo forte per combatterlo.
Viene chiarito che chiunque possa partirà il giorno stesso, chi ha bisogno di più tempo, come vecchi e infermi, partirà il giorno dopo, e comunque verranno lasciati dei soldati per difenderli fino a quel momento.
Poco dopo, Teseo è pronto a partire e un tizio a caso gli dice che non può e che deve partire il giorno dopo assieme ai contadini e agli indesiderabili (ma non erano vecchi e infermi che dovevano partire il giorno dopo?) Lui reagisce, butta a terra il tizio... poi aggredisce un soldato che stava lì ma non aveva fatto assolutamente nulla e gli punta la spada alla gola, usandolo come ostaggio per ottenere dal generale la promessa che resteranno dei soldati a proteggere coloro che partiranno il giorno dopo (cioè si fa promettere qualcosa che era già stato assodato poco prima in sua presenza, un genio quest'uomo).
Quando il soldato viene lasciato andare, è giustamente un tantino alterato e chiede che il traditore (perché traditore poi non lo sapremo mai) venga arrestato, ma ottiene solo che il generale cacci lui dall'esercito.
Quella sera stessa, il soldato uccide due suoi ex commilitoni senza la benché minima ragione, dopodiché lo ritroviamo in catene davanti a Iperione, a cui si è presentato come disertore chiedendo di entrare nel suo esercito.
Iperione gli fa tutto un altro discorso di nessuna rilevanza, poi, prima di accoglierlo nel suo esercito, lo fa sfregiare e castrare (con una martellata tra le gambe che più che castrazione avrebbe dovuto causare una frattura multipla scomposta del bacino) dal minotauro (ovvero un deficiente con in testa una gabbia di filo spinato a forma di testa di toro).
Assistiamo anche all'interrogatorio del secondo sacerdote del tempio (uguale al primo) che pur di non rivelare dove si trova la vergine dell'oracolo (ovvero la ragazza dell'inizio) si taglia la lingua, e che Iperione ordina di gettare a delle non meglio specificate belve per farlo parlare.

Mentre Teseo si trova chissà dove a fare chissà cosa, Iperione (con un elmo che sembra rubato a un personaggio DC) attacca (senza motivo alcuno) il suo villaggio, dove di soldati non c'è più neanche l'ombra. Teseo arriva e vede sua madre sul punto di essere uccisa. Ovviamente interviene, uccide alcuni guerrieri, poi viene immobilizzato e assiste al re che sgozza con piacere sua madre e quindi ordina che lui, anziché essere ucciso, venga mandato a lavorare nelle miniere (è la prima e ultima volta che sentiremo parlare di miniere).
Il vecchio mentore di Teseo, intanto, si svela essere Zeus, che nella realtà è giovane e coi baffetti da sparviero. Lo scopriamo (che sia Zeus, non che sia giovane e coi baffetti da sparviero) per mezzo di un dialogo con sua figlia Athena, il cui concetto di invisibilità è dipingersi addosso il motivo della parete a cui sta appoggiata (lo fanno anche dei tizi in Arthur e la Vendetta di Malthazar, ma non sono dei, per cui a loro riesce meglio).
Dal dialogo sappiamo che gli dei hanno una legge che impedisce loro di interferire coi mortali, e che Zeus lo sta sì facendo ma in spoglie mortali e non come dio (in seguito, in una scena ambientata all'Olimpo, piena di dei vestiti tutti d'oro ma in generale come deficienti e con dei copricapi che sembrano attaccapanni, rinforzerà il concetto dicendo che chiunque venga sorpreso a interferire coi mortali come dio, a meno che i titani siano stati liberati, verrà condannato a morte).
In tutto questo, la vergine dell'oracolo ci informa che Iperione tratta molto bene le donne incinte, ma dopo che hanno partorito le massacra di persona. No, non ce ne importa niente e non ha la benché minima rilevanza sulla trama, ma lei sentiva il bisogno di dirlo.

Qualche tempo dopo, Teseo e altri schiavi se ne vanno in giro per il deserto portandosi dietro enormi travi di legno a cui sono incatenati. Vengono scortati in un posto dove c'è dell'acqua e tutti tranne lui si fermano a bere.
Qui arrivano quattro donne con addosso dei burka integrali rossi e in testa dei paralumi. Sono la vergine dell'oracolo e le sue tre ancelle (che scopriamo esistere al solo scopo di non far sapere quale delle quattro sia la vera vergine dell'oracolo), che a quanto pare Iperione ha trovato, ma non sapremo mai come o dove. Passando, la vergine sfiora un piede di Teseo e ha una visione di lui che abbraccia Iperione tenendo in mano l'arco di Epiro.
Qui abbiamo un altro dialogo pregno, con la vergine che va a bere accanto a un tizio:
V: "Tu eri un ladro?"
T: "Io sono un ladro, se non fosse per queste catene ti ruberei il cuore"
V: "Stanotte dobbiamo scappare, tutti quelli capaci di combattere e lui" (indicando Teseo)
Sì, OK, va bene, per rompere il ghiaccio potevi anche parlare del tempo già che c'eri.

Arriva la sera e le quattro donne, che da qualche parte avevano dei pugnali, massacrano le guardie, liberano loro stesse e gli schiavi dalle catene (non sapremo mai come) e fuggono... salvo che le tre ancelle non fuggono affatto e anzi vengono malmenate e rimesse in catene, ma lo scopriremo solo dopo.
Tutti gli altri raggiungono una scogliera sul mare oscuro, dove una petroliera ha avuto un grave incidente (o quello, o datemi un'altra spiegazione per il fatto accertato che il mare sia nero a causa dell'olio che ci galleggia in grande quantità), e attendono che arrivi una buffa barca guidata da un manipolo di soldati. Intanto non perdono occasione per un altro dialogo pregno: il ladro dice che vuole andare a sud, la vergine dice che non è lì che devono andare, il ladro le dà della meretrice e Teseo lo picchia, poi, quando gli viene chiesto se lui andrà a sud o seguirà la vergine (premesso che la barca è comunque UNA, per cui...), lui dice che non farà nessuna delle due cose (ma la vergine non ha mai detto da che parte intende andare) e invece andrà a nord. A questa il ladro decide che Teseo parla come un pazzo ma che lui i pazzi preferisce averli a fianco che contro.
Comunque sia, la barca arriva, i nostri si nascondono con l'abilità di ninja paralitici e (nonostante siano stati in bella vista sulla scogliera per tutto il tempo) i soldati cadono nell'imboscata... e fa pochissima differenza perché il gruppetto non è chiaramente in grado di tener loro testa.
Ma dall'alto interviene Poseidone, che si tuffa dall'Olimpo nel mare e causa uno tsunami (non viene inquadrata la giuria che vota 1 all'unanimità per il pessimo ingresso in acqua). Guidato da una visione della vergine, Teseo aspetta fino all'ultimo prima di scansarsi, poi la barca viene travolta dall'onda e va a schiantarsi contro le rocce assieme ai soldati.
Sì ma... la barca non doveva servire al gruppo per muoversi? A nessuno pare che la cosa interessi, e la barca non verrà mai più menzionata.
In cambio, la vergine parla a Teseo della sua visione, che ora include anche un corpo avvolto in un sudario. Gli chiede se sua madre sia stata sepolta, e quando lui dice di no risponde che deve andare a seppellirla.
Così fanno, mentre Iperione, saputo che la vergine sta guidando Teseo indietro al suo villaggio, decide di teletrasportarci (non lo dice, ma a conti fatti è evidente che venga teletrasportato) il "minotauro", convinto che la donna stia guidando Teseo all'arco.
Al villaggio, Teseo avvolge il corpo della madre in un sudario (deve essere quello visto dalla vergine, chiaramente, ma non gli somiglia, primo indizio del fatto che la vergine ha il dono delle visioni sbagliate) e lo porta nelle catacombe labirintiche in cui pare la sua gente seppellisca i morti. Per non perdersi, si fa un taglio sulla caviglia, e così lascia precise e perfette impronte insanguinate per tutta la strada (non ce ne sono altre, quindi la domanda è: a) è la prima volta che qualcuno seppellisce un morto lì, b) è solo la prima volta che qualcuno poi ne uscirà anche, c) tutti gli altri hanno un senso dell'orientamento migliore, o d) c'è un povero disgraziato col preciso compito di lavare il sangue ogni santa volta?). A destinazione, sebbene ci siano loculi vuoti a profusione, ne sceglie uno accanto a quella che pare una montagna di escrementi (ma che si intuisce poi debba essere una roccia che non si capisce perché sia lì) addossata a buona parte della parete.
In effetti parte di questa è addirittura dentro il loculo, e ne sporge qualcosa che si muove quando lo urta. Di conseguenza, Teseo decide di rompere la roccia e, toh, c'è dentro l'arco di Epiro, ma che coincidenza.
Ci viene poi anche precisato che l'arco è stato creato da Eracle, che dovrebbe quindi anche essere famoso come l'unico ad aver mai creato qualcosa prima di nascere (assodato che l'arco era andato perduto prima dell'esistenza del genere umano).
L'arco ha il potere di generare frecce alla sola tensione della corda. Teseo ha il potere di perdersi l'arco a ogni piè sospinto.
Comincia subito, infatti, quando il minotauro gli lancia una mannaia da macellaio (!) facendoglielo cadere.
Segue scontro in cui il minotauro viene battuto e poi decapitato, ma non prima di aver graffiato Teseo con la sua maschera cosparsa di veleno.
Quando Teseo torna al villaggio, con l'arco in una mano e la testa ancora ingabbiata del minotauro nell'altra (si vede che fa fatica a camminare e a trasportarla, ma dopotutto ha una valida ragione per portarsela dietro) trova il villaggio invaso (di nuovo) dagli uomini di Iperione che stanno (di nuovo) per sgozzare i suoi amici. Tende l'arco e lancia tre frecce in sequenza (la terza dopo un po', in effetti, ma le prime due sono gentili e la aspettano) che nonostante la distanza colpiscono perfettamente i tre soldati e li scagliano via dalle loro vittime, uccidendoli.
Poi prende la testa del minotauro e la getta in mare. Come avrebbe potuto vivere senza farlo?
Durante la notte, la vergine gli rivela che è stato avvelenato, e già che c'è se lo porta a letto, in barba al fatto che questo dovrebbe farle perdere il dono della profezia.

Non molto dopo, il gruppo, assieme a uno dei sacerdoti che non parla, sebbene in teoria non possa essere quello che si è tagliato la lingua, arriva al tempio sibillino, così, tanto per. Qui scopre che le tre ancelle sono state messe a cuocere in un toro metallico, e che al tempio ci sono ancora dei soldati. Il sacerdote, inalberato, e sebbene pare che non possa togliere la vita a nessuno per via della sua religione, si lancia all'attacco. Teseo capisce che è una trappola. Di conseguenza prende l'arco e uccide tranquillamente tutti i soldati senza il minimo problem... no, scherzavo, gli corre dietro come un deficiente e si fa anche sfuggire di mano l'arco, che viene prontamente rubato da una specie di iena che lo porta a Iperione seduta stante.
I soldati stanno per sopraffare il gruppo (che ormai è praticamente composto da Teseo, l'ancora-ladro e l'ex-vergine), ma, in barba alle raccomandazioni di Zeus, arriva (presumo) Ares, a cui nessuno ha spiegato che il martello è il simbolo di Thor (anche se a onor del vero la sua arma è piuttosto un batticarne con un enorme manico), che uccide tutti in un istante, ma al rallentatore. Arriva anche Athena con due cavalli sullo sfondo, dicendo a Teseo di prenderli e dirigersi al monte Tartaro (dove si sono rifugiati tutti, perché ha come unico accesso una possente porta e un tunnel facilmente difendibile... ehm, a me ricorda qualcosa, a voi no?), e che le bestie correranno finché non gli scoppierà il cuore (scopriremo poi che sarebbe stato più corretto dire: gli scoppierà il cuore non appena smetteranno di correre).
Ma a quel punto arriva Zeus che guarda storto Atena, materializza una frusta infuocata e la usa per colpire Ares. Come succede sempre quando si viene colpiti da una frusta infuocata, Ares viene scagliato contro un muro e lo sfonda lasciando un buco che solo per poco non è a forma di Ares come nei cartoni animati (ma del resto lo vedremo poi perfettamente incastonato - Ares, non il buco - in una lastra di marmo a futura memoria, per cui...)
Zeus informa Teseo che nessun dio scenderà più a soccorrerlo (mente) e che non deve deludere le sue aspettative(?)
Teseo parte, sottolineando che Iperione è convinto che i titani siano ancora imprigionati sotto il monte Tartaro (e infatti sono lì...)

Cambio scena, i cavalli arrivano alla porta della grande muraglia del Tartaro che, il disertore si è premurato di dire a Iperione, è stata progettata per essere inviolabile (la risposta di Iperione, "hai mai sentito di una porta che sia stata progettata per essere violata?", è la più sensata dell'intero film). Qui vengono fermati dai soldati, smontano, e a quel punto i cavalli crollano al suolo e muoiono (giustappunto) mentre il ladro commenta che è proprio il cavallo che avrebbe desiderato da piccolo (voleva un cavallo morto?)
Teseo cerca di dire a chi di dovere che Iperione ha l'arco, ma nessuno crede che l'arco esista.
Intanto Iperione si fa avanti fingendosi un suo messaggero e chiede di parlare con Teseo, cercando, non si sa bene perché, di reclutarlo nel suo esercito, e venendo rifiutato.
Così tende l'arco e lancia una freccia alla porta della muraglia, che esplode(!)
I soldati, giustamente terrorizzati da un'arma simile (che però Iperione non userà più se non per altri scopi) si danno alla fuga abbandonando gli scudi.
Teseo li ferma. Quando si sente dire che non è nessuno per dire loro cosa fare, risponde che non è lì per dire loro cosa fare, dopodiché dice loro cosa fare (apparentemente suonare gli scudi con le spade a ritmo).
L'esercito di Iperione aspetta gentilmente la fine del musical prima di attaccare.
Nel corso della battaglia, Teseo insegue Iperione ma non riesce a impedirgli di rompere un angolino del cubo che imprigiona i titani, liberandoli. A questo punto arrivano giù dall'Olimpo degli dei in fotocopia, tutti uguali e per l'occasione con degli elmetti uguali a quelli dei titani, ma dorati (a questo punto si capisce il perché degli strani copricapi: senza quelli gli dei sembrano l'esercito dei cloni di Star Ward: si distinguono solo Atena, che è l'unica donna, e Zeus, per i baffetti da sparviero).
Quattro o forse cinque dei sono sufficienti a sterminare una trentina di titani senza il minimo problema prima che questi li mettano in difficoltà con la sola forza del numero (numero che ormai dovrebbe essere all'incirca -6, considerato che inizialmente, ricorderete, erano due dozzine). Quando Atena viene uccisa facendole un taglietto sulla coscia e poi impalandola a un ferro sporgente che fino a poco prima non esisteva (e che avrebbe senso di esistere solo se il cubo fosse stato di cemento armato), prima di spirare prega suo padre di non abbandonare l'umanità. Questo, apparentemente, significa tirare la catena dello sciacquone e far precipitare una montagna su tutti i combattenti, buoni e cattivi che fossero, salvando solo sé stesso, il corpo di Atena e Teseo, che intanto ha ucciso Iperione in una delle battaglie più ricche di frasi senza senso della storia del cinema.
Due titani, però, scappano.

Anni dopo, vediamo la storia di Teseo letteralmente scolpita nella pietra e scopriamo che ha avuto dall'ex-vergine un figlio, Acamante (scopriamo anche che l'ex-vergine è Fedra, il che lascia pensare che il povero Acamante avrà vita breve).
Acamante ha il dono delle visioni, che gli scattano solo se tocca la statua del padre. Ne vediamo giusto un flash, poi appare Zeus nelle sembianze da vecchio che aveva all'inizio e gli dice che un giorno dovrà fare la sua parte, senza dirgli di che cavolo stia parlando.
Il film si chiude con Acamante che torna ad avere la sua visione, un'immane guerra tra migliaia di dei tutti uguali e forse una decina di titani che non si capisce a) come facciano a essere una decina se ne sono scappati due e nessuno di loro (compresi quelli rimasti) era una donna e b) come mai ancora non siano stati sconfitti se erano sufficienti quattro o cinque dei per sterminarne a dozzine.
Tutto sommato, non ho un gran desiderio di scoprirlo.

2 commenti:

lauracroft ha detto...

Ho visto la tua recensione solo ora, dopo aver deciso malauguratamente di guardare questa scemenza di film su Sky....spassosissima e particolarmente azzeccata. Una domanda resta irrisolta nella mia mente: tralasciando l'assurdità della storia sotto un profilo di fedeltà alla mitologia greca, ma come si fa a mettere in piedi un film che si chiama "immortale" dove gli immortali muoiono a mazzi??

brunosky ha detto...

Credo di aver letto la recensione più divertente di sempre!
:-)
Grazie!