martedì 24 maggio 2011

STICCON XXV - Parte 2

Sabato mattina, dopo l'inutile sveglia di buon'ora, a colazione incontro più o meno inaspettatamente (mi aspettavo che sarebbero venuti, ma non che fossimo nello stesso albergo) il gruppo della Nautilus, ridotto quest'anno a sole tre persone per imprevisti vari, e mi unisco a loro per una colazione appena un po' più ricca di quella del venerdì. Qui assisto a una scena che mi segnerà per sempre, vedendo una fetta biscottata essere cosparsa di marmellata, coperta da una fetta di formaggio e poi inzuppata in una tazza di tè. O__o
Sopravvissuto in qualche modo all'esperienza (e no, non era uno dei tre della Nautilus l'artefice) e rivelato a Elena (sì, della Nautilus) che ero presente alla LevanteCON (ero andato pure a salutarla appena entrato ma, si sa, stare alla reception fa male, l'ho sempre detto), torno in camera per le necessarie abluzioni e poi mi riunisco di nuovo al gruppo di sotto, per avviarci verso il centro. Intanto Marcello mi avverte che è arrivato anche lui.
Mi separo dagli altri, che devono fermarsi a un tabaccaio, perché è probabile che giù in sala non ci sia ancora nessuno, essendo buona parte degli altri reduci dalla Kobayashi Maru. Mentre faccio il resto della strada cerco di rispondere all'SMS di Marcello, ma il mio telefono decide che sto cercando di scrivere un'e-mail, e alla fine faccio prima a rispondergli di persona pochi minuti dopo. Resto un po' con lui, che ancora non può entrare, poi però lo lascio per andare di sotto a vedere la situazione. Per un attimo mi attendo di trovare la sala al buio (è successo venerdì, e io e Matteo abbiamo speso un mucchio di tempo a cercare di scoprire come si accendessero le luci prima che arrivasse Angelo e ci rivelasse che era staccato il quadro elettrico nella sala della KME, dove a nessuno di noi sarebbe mai venuto in mente di andare a guardare), invece c'è la luce e c'è anche Daniele (l'assassino!!!).
Dopo un po' arrivano anche Matteo e Camilla e io ne approfitto per fiondarmi al bar mentre quest'ultima azzarda una partita a Memotrek con Daniele e ne esce un tantino... scoraggiata.
Io approfitto dei tempi morti per continuare a compilare la scheda dell'Olimpiade delle Razze (per fare punti tenterò anche di fare la Kobayashi Maru Experience, al secolo Sala Borg, ma non c'è verso di riuscire a infilarmici) e successivamente, con Riccardo della Nautilus, il gioco finale delle campagne STIC, indovinare dei personaggi da immagini deformate (ma ne sbaglieremo due alla grande). La mattinata viene anche punteggiata dall'incontro con Simone della Nautilus (non ci eravamo mai conosciuti di persona) e dalla foto con gli attori (con noi della Sala Giochi che saltiamo il turno perché ci dicono di recuperare Gabriele e Michela della Sala Borg... che poi comunque fanno la foto per conto loro lasciandoci a domandarci perché ce li abbiano fatti aspettare...)
Quando arriva Angelo scopriamo che si è tagliato la barba ed è rimasto solo con i baffi (scoprirò dopo che il tutto dipende dal costume che indosserà per la serata) che gli danno un aspetto alquanto inquietante. Lui dice di vedersi come un attore porno tedesco, ma qualcuno fa notare che in realtà sembra SuperMario e la definizione gli resterà addosso per il resto della STICCON (o della vita?)
All'ora di pranzo esco e raggiungo Marcello per andare a mangiare assieme allo Sporting. Ahimè, la mitica Barbara non c'è, ma il cibo è ottimo e abbondante come sempre. Sulla via del ritorno ci fermiamo a prendere un gelato e io inciampo nello scalino del bar...! Inizio a pensare che non passerà giorno di STICCON senza un mio incidente correlato alle scale e mi domando se tornerò a casa integro. Non lo farò, ma non sarà colpa delle scale.
Nel pomeriggio sono previste le apparizioni degli attori, per cui la Sala Giochi è chiusa e io ne approfitto per andare a girare tra i banchi dei venditori, con una cosa ben precisa in mente. Mentre sono davanti al banco di Massimo, il venditore poco-Trek che ho conosciuto l'anno scorso, arrivano Matteo e Camilla e questa viene a sapere che lui ha un pelouche di Chocobo. Mentre lui lo cerca tira fuori un po' di tutto, tra cui una Sailor Mars (che poi Matteo comprerà a Camilla in un inutile tentativo di farle una sorpresa) e un SuperMario che mi fa balenare un lampo maligno negli occhi.
Mi riunisco a Marcello per guardare l'esibizione di Chase Masterson, che per l'occasione indossa un abitino bianco corto e (fin troppo) attillato e degli stivaloni bianchi a mezza coscia (i commenti si sprecano, sento qualcuno dire che "stava lavorando stanotte ed è venuta così come si trovava"). Sul palco è frizzante e simpatica, e conclude la sua esibizione cantando tre canzoni abbastanza risparmiabili, ma eviterò di fargliene una colpa. Comunque, sulla terza vado a fare una pausa cappuccino e torno in tempo per l'inizio dell'apparizione di Levar Burton, un tipo dalla risposta molto pronta anche se si verificano un paio di silenzi imbarazzanti durante la sua esibizione.
I baffi di Angelo impressionano anche il microfono quando lui tenta di fare una domanda all'attore: smette di funzionare (funzionerà per chiunque altro dopo) e lo costringe ad andare direttamente a parlare in quello del palco.
Quando gli attori hanno finito mi metto in cerca di Angelo ma non riesco a trovarlo. Finalmente lo ritrovo di sotto impegnato in una partita de La Lacrima dei Profeti (pubblicità, pubblicità) e mi metto a girargli intorno in attesa che finisca, tramando alle sue spalle con Matteo e Camilla che già sanno... A partita finita, me lo porto dietro fino al piano di sopra, chiedo in prestito a Massimo il SuperMario e faccio una foto ai due separati alla nascita :-D

C'è ancora altro da dire, ma intanto qualche foto...


Terza e ultima Parte

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