martedì 25 maggio 2010

STICCON: diario di viaggio - day two

Il resto del Giovedì di STICCON trascorre tranquillamente, più che altro chiacchierando del più e del meno (inclusi libri, lettori di eBook e altro ancora).
Riscontriamo che c'è una certa affluenza quest'anno e che già si intuisce una buona riuscita della riproposta Caccia al Tosk (un gioco in cui ogni partecipante ha un "nome Tosk" e una preda... ovvero il nome Tosk di un altro giocatore che deve trovare e catturare toccandolo con la cannuccia in dotazione).
Alcuni episodi da ricordare, anche se non sono del tutto certo della loro collocazione temporale, sono:
- Federica (no, non Fed) che si industria a creare dei nuovi segnalini per la Lacrima dei Profeti usando della cera similpongo e dei feltrini in gomma, ottenendo una specie di uovo grigio per Gul Dukat e una monaca stilizzata viola per Kay Winn. Agli altri due pensa Angelo che, dopo aver affibbiato al fondatore una cosa arancione che in tutta onestà sembra un incrocio tra un vaso da notte e un portacenere (e che giustamente, essendo un mutaforma, a fine STICCON sarà diventata qualcosa di totalmente informe per cause ignote), si riscatta con una pallina da baseball con tanto di cuciture per Sisko (ma ancora non ho capito perché l'abbia fatta verde). Ovviamente sarà un lavoro inutile visto che la scatola con le pedine originali rispunterà - fischiettando con aria indifferente - la mattina dopo.
- Io che entro in competizione per la caccia al Tosk e becco subito la mia preda grazie a un'involontaria soffiata di Angelo sulla sua identità (identità della preda, non di Angelo). Già che ci sono ne approfitto per presentarmi alla preda di cui sopra (DOPO averla catturata) dato che è una delle persone che conoscevo via mail ma in STICCON avevo al più incrociato in passato.
- Agguati ai Tosk in ogni area in cui la caccia fosse permessa (era vietata al ristorante e in Sala Giochi), inclusi i bagni (qualcuno è arrivato ad aspettare che la sua preda andasse in bagno, chiudere la porta principale dello stesso e appoggiarcisi contro in attesa che passasse di là per uscire...), e varie scenette di gente che scattava per prendere la sua preda o fuggiva vedendo il suo cacciatore.

Il Venerdì si apre invece in modo classico. Mi sveglio troppo presto (ma meno del solito), faccio esperimenti con la doccia spaziale (scoprendo che ha la radio, l'aspiratore, la luce, e un mucchio di ugelli che però non c'è verso di usare dato che l'acqua esce sempre e comunque solo da quello principale... anche da qualche punto da cui non è esattamente previsto che esca a dire il vero...) e scendo a fare la prima colazione. Prima nel senso che ce ne sarà una seconda, perché appena arrivo in STICCON, una mezz'oretta dopo, mi fiondo al bar a prendere uno dei tanti cappuccini che costelleranno le mie giornate e una brioche degna di tal nome. Sarà, peraltro, l'unico giorno in cui il bar della STICCON avrà delle brioche fresche piuttosto che confezionate, che agonia. -_-
Lungo la strada in realtà mi fermo a comprare alcune cartoline, una da spedire in Romania e altre da portare intatte a casa per la collezione di mia sorella.
Faccio un giro abbastanza rapido del centro, poi, anche se in realtà non sono ancora di turno, scendo in Sala Giochi e do una mano a disporre i giochi sui tavoli (ritrovando la scatola fantasma nel processo). Federica fa opera di reclutamento per i Tosk e il Mutaforma in Tabula serale (mentre l'edizione pomeridiana va praticamente deserta) e io continuo a riguardarmi i turni sul palmare perché per qualche ragione non riesco proprio a ricordarmeli. Alla fine faccio i miei conti e mi segno come giocatore per un paio di cose che non coincidono con gli stessi.
Vorrei anche fare un salto in sala PC a controllare almeno la mia posta. Al primo tentativo la trovo chiusa, al secondo è aperta ma scopro che la connessione sarà disponibile solo dalle 18.00 in poi, e già un angolo della mia mente urla pensando alla quantità di roba che troverò in casella...
La mattinata non prevede eventi particolari per quel che mi riguarda. Mi appresto al pranzo sapendo che per oggi sono senza fissa dimora: non posso di nuovo scroccare un posto al tavolo dove c'è il grosso della sala giochi, perché è il tavolo della loro nave e ormai ci sono tutti (Giovedì sera qualcuno doveva ancora arrivare), perciò dopo una breve caccia... riesco a beccare il tavolo che verrà regolarmente servito per ultimo per quasi tutto il pranzo. Le patate sono fritte.
Per la sera non so ancora bene come comportarmi. Arriva l'equipaggio della Nautilus e potrei raggiungerli a cena al Texas (dovrò peraltro riuscire a convincerli prima o poi a provare lo Sporting, dove si mangia meglio pagando meno, ma questo è un altro discorso), solo che la mia scheda Wind è deceduta (disattivata perché non l'avevo ricaricata per tempo, ma l'ho scoperto giusto prima di partire, il che dimostra quanto io usi il cellulare...) e so che non potranno contattarmi come previsto. Presumo che alla peggio dovrò solo andare lì e aspettare che arrivino, ma alla fine non lo faccio perché il Mutaforma in Tabula serale (che devo moderare io) è alle 20.30 e non farei in tempo.
Finito di mangiare faccio un salto in albergo perché il mio cellulare si è completamente scaricato a forza di cercare campo in sala giochi (dove per la maggior parte del tempo, ma non sempre, non ce n'è). Qui scopro che la chiave magnetica della mia stanza è introvabile e mi viene consegnata una copia, con buona pace di "è meglio non portarla fuori dall'albergo per evitare di perderla"... forse sarebbe stato meglio portarla fuori per evitare che se la perdessero loro, dopo tutto.
Dato che nel pomeriggio sono abbastanza libero, ne approfitto per un altro giro al piano di sopra, anche perché ho adocchiato alcune cose (che non menzionerò) che vorrei comprare per una persona (che non menzionerò), e poi eventualmente andare a sentire la conferenza di Paolo Attivissimo sullo sbarco sulla Luna.
La prima cosa va in porto, ma dà anche il via a una luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunga chiacchierata col proprietario della bancarella e un altro acquirente (che era lì prima di me) che durerà fin poco oltre l'inizio della pausa cena, vertendo su fumetti, film, libri e via dicendo... e che mi costerà anche la cattura come Tosk visto che vengo raggiunto e preso mentre sono lì fermo.
Nel mentre, i microfoni della STICCON si accendono, c'è un suono, una pausa, poi un urlo "LA CONFERENZA DI PAOLO ATTIVISSIMO (bisbiglio, bisbiglio, bisbiglio) SALA CENTRALE".
Cérto.
A cena (subito dopo aver bloccato Federica per reiscrivermi alla Caccia al Tosk)punto e raggiungo un tavolo DESERTO e me ne approprio, o almeno mi approprio di un posto. È un tavolo da otto e poco dopo arriva un gruppo di, guardacaso, sette persone, che prendono i posti restanti.
La mia fortuna sui tavoli al ristorante continua a manifestarsi: il ragazzo seduto accanto a me... è il mio cacciatore Tosk! Ovviamente non può prendermi lì, ma ha tutto il tempo di scoprire che sono io e prendermi appena esco dal ristorante... o quasi. In realtà mi raggiunge in sala PC dove ho fatto una deviazione imprevista quando inizialmente avevo pensato di tornare giù in Sala Giochi (e bene avrei fatto a farlo :-P)
Le patate sono arrostite.
La partita di Mutaforma in Tabula inizia, alla fine, con un discreto ritardo, anche perché dei numerosi giocatori che si sono iscritti se ne presentano solo due, ma in cambio ce ne sono altri che non si erano iscritti (oltre allo staff della sala stessa che si aggrega sempre volentieri). Facciamo diversi giri e si conferma l'inquietante tendenza di Matteo di essere sempre cattivo (l'anno scorso era stato Traditore, Traditore - tolta la carta del Traditore, messa quella del Sabotatore - Sabotatore, quest'anno due volte di fila Mutaforma, la terza era membro della flotta e non sapeva che fare poverino, non c'è abituato... ^__-)
Giochiamo fino a poco prima di mezzanotte, ora in cui si prevede l'inizio della famigerata Kobayashi Maru, il gioco a squadre che spesso e volentieri porta via l'intera nottata (e che mai mi avrà tra i partecipanti, poco ma sicuro). Per quel che mi riguarda, la serata è finita. Mi trattengo giusto un altro po', poi faccio ritorno in albergo.

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