domenica 19 aprile 2009

Reeker - tra la vita e la morte

Dopo un film con vampiri che non erano vampiri, e uno con ragni che per lo più non c'erano, mi sembrava il caso di darmi all'horror "di cassetta", dal quale potevo attendemi un po' di ammazzamenti vari senza troppi pensieri.
C'è però da dire che anche questo film si è rivelato molto diverso da quello che mi aspettavo, anche se in questa particolare occasione non si può dire che sia stato un male, dato che temevo peggio.
La storia è abbastanza semplice. Un gruppo di ragazzi, per lo più sconosciuti, si riunisce per un viaggio in auto verso un rave party, che non raggiungerà mai. Restano infatti senza benzina di fronte a una stazione di servizio vuota e abbandonata (sebbene vi fossero passati poco prima trovandola decisamente popolata), trovandosi costretti a passare lì la notte. Tutti i telefoni, cellulari compresi, sono fuori uso e le radio non riescono a ricevere nulla.
La nottata si rivela tutt'altro che tranquilla, sia per le inquietanti (ma apparentemente innocue) apparizioni di persone che a rigor di logica dovrebbero essere morte (uno è letteralmente tagliato a metà all'altezza del bacino), ma che invece parlano e si muovono con nonchalance, sia per una misteriosa figura in nero che appare e scompare come un fantasma, emana un fetore di morte e, soprattutto, inizia a uccidere uno a uno i poveri protagonisti con bizzarri strumenti, senza mostrare particolari preferenze.
Per gli amanti del genere è evidente come si tratti di un classico horror in stile "Nightmare", il che non è un male perché se ne trovano pochi di questi tempi, ma sembra (e sottolineo il "sembra") avere una grossa pecca, ovvero il fatto che non esista uno straccio di spiegazione per quello che sta accadendo, apparentemente senza alcuna logica. Chi sarebbe la figura in nero? Chi sono i "fantasmi"? E più in generale: che cavolo succede?
Sono in effetti arrivato agli ultimi minuti del film dicendomi proprio questo: sì, sarebbe un "bel" film di stampo classico se solo esistesse una ragione, ma così è un'occasione sprecata.
Invece no, perché la spiegazione arriva proprio in quegli ultimi minuti, e sebbene sia indiscutibilmente un artificio già usato in passato da altri film (vedasi ad esempio Soul Survivor), dà un senso a tutta la serie degli eventi visti fino a quel momento, giustificando l'intera visione.
Non sto qui a dare i dettagli, casomai qualcuno volesse guardare il film (anzi ho già detto fin troppo), ma devo dire che ho apprezzato il finale e di conseguenza anche il film in sé, di certo molto migliore di quanto mi aspettassi (ovviamente entro i limiti della categoria).

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