sabato 11 aprile 2009

Masters of Horror - Parte II

Come avevo annunciato tempo fa, nel post in cui avevo iniziato a commentare questa serie, torno a parlare di Masters of Horror, che ho finalmente avuto l'occasione di finire di guardare.
Bando ai preamboli, dunque, ed ecco i commenti rimasti.

STAGIONE I
Ep. 11 - Strada per la morte
Diretto da Larry Cohen. Due serial killer si contendono una vittima. Noioso.

Ep. 12 - La terribile storia di Haeckel
Diretto da tale John McNaughton, che proprio non so chi sia.
La cosa curiosa di questo episodio è che non ha quasi niente a che vedere con la sinossi che ne viene fornita.
Un uomo, che ha appena perso la moglie, si reca da una negromante perché questa la riporti in vita. La negromante cerca di dissuaderlo dal suo proposito, e per questo gli racconta una storia (la storia di tale Haeckel, appunto) di negromanzia.
Alla fine della fiera, non si vede alcuna ragione logica del perché la donna voglia dissuadere il vedovo, e la storia in sé, per quanto effettivamente terribile, altresì non sembra avere molto a che fare con il caso in questione (sì, parla di morti e negromanzia, ma in circostanze decisamente diverse).

STAGIONE II
Ep. 1 - Discordia
Diretto da Tobe Hooper, ispirato a non so bene quale racconto di Ambrose Bierce, è la storia di una strana energia che rende aggressiva la gente e uccide fisicamente alcune persone in un film decisamente inutile e privo di mordente, con un finale che si può a malapena definire tale.
La cosa che mi è rimasta più impressa è la sequenza iniziale in cui la madre del protagonista porta a tavola una torta di compleanno quando la cena in realtà è appena iniziata e tutti hanno a malapena addentato la loro costoletta (il che la dice lunga su quanto fosse interessante il resto...)

Ep. 3 - V di Vampiro
Diretto da Ernest Dickerson (altro sconosciuto per quanto mi riguarda, ho scoperto solo a posteriori che è il regista di Heroes e altri serial) è una storia raffazzonata di vampiri. Non mi è piaciuto un granché, ed è pieno di errori di logica a livello di trama.

Ep. 4 - Rumori e tenebre
Diretto da tal Brad Anderson (altro emerito sconosciuto, e non credo di aver visto nessun suo film).
Sebbene i rumori siano effettivamente centrali alla vicenda, le tenebre non c'entrano assolutamente nulla. È la storia di un uomo che sembra avere ciclicamente episodi in cui il suo udito si acuisce oltremisura (in maniera alquanto strana, a dire il vero, perché sembra che senta alcuni suoni ma altri no, e dubito sia tanto una scelta quanto una cattiva realizzazione). La cosa lo porterà alla follia, il film porterà gli spettatori alla noia perché è veramente tempo sprecato guardarlo.

Ep. 7 - Contro natura
Diretto da Joe Dante, è un film abbastanza interessante ma che avrebbe potuto essere realizzato meglio. Il fulcro della vicenda è un misterioso morbo che colpisce la popolazione di sesso maschile e il cui effetto è quello di spingere gli infetti a uccidere la restante popolazione, quella femminile vale a dire.

Ep. 8 - La Bestia
Diretto da Mick Garris. Il titolo originale, Valerie on the stairs ha un senso, quello italiano no. Ad ogni modo si tratta di una storia abbastanza visionaria di uno scrittore e una donna misteriosa, passabile ma anche dimenticabile.

Ep. 9 - Dal coma con vendetta
Diretto da Rob Schmidt (e chi è? Boh!), questo episodio dal titolo a dir poco orribile (l'inglese "Right to die" era forse meno immediato, ma almeno era correttamente formulato a livello grammaticale...) riguarda l'orribile vendetta perpetrata dallo spirito di una donna in coma ma prossima a morire. Una vendetta che inizialmente appare ingiustificata e di cui solo alla fine viene rivelata la ragione. Un espediente che sarebbe risultato interessante se fosse stato realizzato in maniera decente, ma che purtroppo perde parecchio del suo mordente perché l'omissione delle informazioni necessarie viene fatta in maniera molto raffazzonata e poco corretta nei confronti dello spettatore.

Ep. 10 - Il gusto della paura
Diretto da Tom Holland, ma non posso prendermela con lui per il fatto che si tratti di una malriuscita imitazione di It, dato che è tratto da un racconto di tal Bentley Little.
La storia ha dei presupposti abbastanza ridicoli e un finale privo di senso logico. Parla di un gelataio ritardato che torna dalla morte per vendicarsi dei ragazzi che hanno causato con uno scherzo malriuscito l'incidente in cui ha perso la vita (nonché di un ragazzo che non c'entrava assolutamente niente e si era rifiutato di aiutarli).

Ep. 11 - Il gatto nero
Diretto da Stuart Gordon, è una strana versione de Il Gatto Nero di Edgar Allan Poe, con protagonista lo stesso Poe. Il film non è un granché, e sembra più che altro voler presentare tutte le possibili citazioni di racconti di Poe infilandole senza logica né necessità nella trama. Interessante l'uso di una tonalità smorta, quasi seppia, per tutta la pellicola con solo alcuni colori (il rosso del sangue, il verde degli occhi del gatto) pienamente vividi. Peccato sia essenzialmente l'unica cosa positiva dell'intero episodio.

Ep. 12 - Il Cannibale
Diretto da tale Peter Medak, è quasi una parodia horror, in merito a un gruppo di cannibali che traggono ispirazione da George Washington e farebbero di tutto per mantenere segreta questa sconosciuta inclinazione del loro fondatore. Nel complesso un'emerita idiozia.

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