mercoledì 4 febbraio 2009

Merlin

Solitamente io sono piuttosto bene informato sui telefilm d'oltreoceano (o d'oltremanica), ma l'arrivo di Merlin su Italia Uno mi ha preso, all'epoca, alla sprovvista: non ne avevo mai sentito parlare.
Tutto sommato mi rendo conto che forse un motivo c'era...
Merlin essenzialmente si prende la briga, nell'intento, di seguire le avventure di un giovane Merlino che ancora deve prendere piena consapevolezza (e controllo) dei propri poteri e del proprio destino.
Nell'intento, dicevo.
Nella realtà, si tratta delle avventure di qualcuno che si chiama Merlino e la cui vita è costellata di luoghi e persone che in maniera alquanto incidentale hanno i nomi di altrettanti luoghi e persone del ciclo arturiano, ma che stanno a tale ciclo più o meno (anzi, meno) come le vicende di "Smallville" stanno a Superman.
Merlino arriva da giovane a Camelot (che in quel periodo non dovrebbe esistere però, essendo stata fondata da Artù dopo che è diventato re) dove la magia è proibita per ordine del re Uther Pendragon. Qui conosce Gaius, il medico di corte (che almeno è un personaggio creato apposta) e Artù, principe ereditario (che???), di cui diviene il servitore dopo una serie di eventi. A palazzo vivono anche Morgana - figlia adottiva di Uther e priva della benché minima parentela con Artù - e Gwen... ovvero Ginevra, figlia di un fabbro, mulatta(!) [Ed è ancora niente, c'è gente di colore tra le schiere dei cavalieri!!! Nell'era di Artù?!?] e serva personale di Morgana.
Ora... il telefilm in sé non è malvagio, le avventure vissute dai personaggi sono divertenti e discretamente appassionanti (salvo un dettaglio su cui torno dopo), le caratterizzazioni quasi sempre ben riuscite, gli attori piuttosto bravi anche se non li avevo mai visti prima (salvo Uther, che è il Giles di "Buffy")... insomma, l'avessero chiamato "Le strabilianti avventure di Peppino" e eliminato gli inutili riferimenti fuori luogo al ciclo arturiano, sarebbe stata una buona produzione, ma così com'è...
Merlino, in quanto tale, è ridicolo. È un giovanotto sprovveduto e pasticcione con un terrificante caso di orecchie a sventola, capace di fare più danni di quante cose risolva e dai poteri stranamente in involuzione (all'inizio della serie non sa niente di magia ma riesce a fare incantesimi semplicemente volendolo; da metà della prima puntata in poi, senza un libro di incantesimi e una formula non combina praticamente nulla).
Artù è un giovinastro presuntuoso, che migliorerà col tempo ma che di sicuro se mai dovesse davvero provare a estrarre la spada dalla roccia (ma non c'è rischio, non esiste) non ci riuscirebbe.
Morgana è piatta e inutile per la maggioranza del tempo, quando non lo è non si capisce esattamente cosa voglia e per quale ragione.
I personaggi non arturiani finiscono con l'essere i migliori: Gaius, mago pentito, Nimue, maga dal passato oscuro (e dalle idee poco chiare...) e causa dell'esilio della magia (ma non esattamente per colpa sua), il drago che cerca di pilotare le scelte di Merlino... e qui, in effetti, nasce un altro problemino indipendente dall'ambientazione forzata: il destino.
C'è uno stranissimo concetto del destino in tutta la serie. Più volte viene detto che una data persona è destinata a fare questo o quello, tuttavia pare che se tale persona non si sforzi (e tanto) corra il rischio di non riuscire a farlo.
Quindi se ne consegue che: o il destino non è scritto, si può cambiare (meglio ancora, a quanto pare si cambia da solo se non ci si impegna a evitarlo), e di conseguenza tutta la storia non sta in piedi perché è sul destino congiunto di Merlino e Artù che si basa gran parte delle vicende, oppure è scritto, e in tal caso non si capisce perché tutti si preoccupino del fatto che, ad esempio, Artù possa morire (se è destino che regni su Camelot non morirà, punto, inutile dannarsi).

La stranezza più grande è che tutto ciò viene da una produzione inglese, e ci si aspetterebbe che i britannici avessero un po' più di rispetto per i propri miti, che peraltro non hanno questo gran bisogno di essere romanzati, essendo piuttosto avventurosi già per conto loro.
Comunque, si può sempre tentare di dimenticarsi chi i personaggi dovrebbero essere, prenderli per quello che sono e guardarsi la serie ugualmente.

1 commento:

Sean MacMalcom ha detto...

Direi che mi ritrovo pienamente concorde con la tua analisi! :D
A differenza tua, qualcosina in merito alla serie l'avevo già sentita e letta in giro... e per questo sono arrivato a vederla tanto prevenuto da finire poi per essere meno deluso di quanto non avessi temuto! :D

Ecco ciò che ho commentato in un forum:

Ho seguito la serie per intero.

Devo ammettere che, nonostante tutto, non mi ha lasciato così deluso come temevo: è stata una cavolata ma, per certi versi, meno cavolata di molte altre serie a cui siamo stati abituati negli ultimi anni (Hercules, Xena, Sinbad, Robin Hood, etc).
Ovviamente non centra NULLA con il mito arturiano.

In questa serie abbiamo che:
- Merlino ed Artù sono coetanei (nel mito Merlino aveva contribuito alla nascita di Artù stregando Uther per farlo assomigliare uguale al padre di Morgana appena ucciso in battaglia e poter, di conseguenza, possedere sua moglie con l'inganno)
- Artù conosce suo padre Uther (nel mito non ha saputo di essere figlio del defunto re se non il giorno in cui ha estratto la spada dalla roccia)
- Uther è re di Camelot (nel mito Camelot è stata creata da Artù, non da suo padre)
- Morgana è figlia di un amico fraterno di Uther (nel mito è figlia dell'uomo ucciso da Uther e della madre di Artù)
- Ginevra è ancella di Morgana (no comment...)
- Mordred è un bambino druido destinato a segnare la fine di Artù (nel mito è figlio di Artù e Morgana)
- Nimue era amica di Uther e ha aiutato sua moglie sterile ad avere Artù (nel mito è una figura totalmente diversa che non c'entra nulla con tutto questo)
- Tristano è lo zio di Artù, fratello della madre defunta, ucciso a sua volta da Uther dopo che rabbioso per la morte della sorella aveva tentato di vendicarsi (no comment...)

Insomma... più che una proposta moderna del mito di Artù è una reinvenzione del medesimo.
Però abbastanza godibile... nulla di eccezionale ma godibile.
Per la cronaca: la seconda stagione è stata confermata.

P.S. da maschietto, poi, non posso che trovare decisamente godibile Morgana... ma quello è un altro discorso....